
Da Ortona a Termoli il paesaggio è caratterizzato dalla presenza dei trabocchi (o trabucchi), curiose palafitte in legno di antica origine. Alcuni esemplari sono presenti anche nella parte settentrionale dell’Abruzzo e nel Gargano, in Puglia, ma la maggiore concentrazione si trova lungo quella che viene, appunto, definita, la Costa dei Trabocchi, tra Abruzzo e Molise. In alcuni casi sono stati trasformati in ristoranti (ovviamente di pesce), ma per la maggior parte i trabocchi hanno ancora la loro funzione originaria: dalla struttura portante, che consiste in una piattaforma protesa sul il mare, si gettano le reti che permettono la pesca senza che sia necessario uscire in barca. Sebbene la leggenda narri che si tratti di un’invenzione dei Fenici, questi trabocchi sono stati introdotti nel Settecento e sono stati immortalati da Gabriele d’Annunzio nel romanzo Il trionfo della morte.


Lungo la Costa dei Trabocchi si alternano l’Abbazia cistercense di S. Giovanni in Venere a Fossacesia, collocata su una collina con vista sul mare e, poco prima di Vasto, la Riserva Naturale Punta Aderci, dove le lunghe distese di sabbia bianca tipiche dell’Adriatico lasciano spazio a spiagge scavate nella roccia. Poi Vasto, di antichissima fondazione, dove si mangia il migliore brodetto di pesce della zona.

Proprio in questa area è in fase di realizzazione un percorso ciclopedonale che entro la fine del 2018 permetterà ai turisti più sportivi di spostarsi senza auto per 42 chilometri lungo la costa da Francavilla a San Salvo. Superato il confine regionale con il Molise, i trabocchi si incontrano ancora fino a Termoli, dove però non sono l’unica attrazione: il centro storico è un delizioso borgo caratterizzato dalla bianca facciata del Duomo romanico.