La città è in grande rispolvero in in conseguenza della nomina a capitale italiana della cultura. Ma è già da anni che molte zone si sono riempite di locali e che tra i vicoli si respira un mix di cultura popolare e avanguardia. Perdersi senza meta fra le stradine del centro rimane il modo migliore di visitarla, e occorre impegno per spingersi anche su rotte più ovvie come via Maqueda che non vede più il traffico automobilistico e si è riempita di street food, oltre ai suoi musei, chiese e palazzi istituzionali.
E gira di qua, gira di là ci si dimentica che Palermo è città di mare, e allora basta superare il parco della Favorita e si raggiunge Mondello, con la celebre lunga spiaggia di sabbia bianca, le ville liberty e il bello stabilimento balneare dei primi del Novecento. La spiaggia, un tempo meta solo di pochi eletti, durante l’estate viene ricoperta da migliaia di cabine, ombrelloni e soprattutto invasa da innumerevoli bagnanti che non lasciano neanche intravedere la finezza della sabbia, tanto che per avere un colpo d’occhio della bellezza della baia l’unica possibilità è andarci fuori stagione. Ma nonostante la folla, il rumore e la totale mancanza di privacy, il mare azzurro anche nei momenti di maggiore ressa rimane sempre limpido.
Meno affollato, dall’altra parte del capo, è il villaggio di pescatori di Sferracavallo, la capitale dei ristoranti di pesce: qui gli scogli prendono il posto della sabbia e il mare è ancora più pulito, di un colore più vicino al verde. E tra le viuzze del piccolo centro, imperdibile è la granita della gelateria La Delizia: pochi gusti e un grazioso dehors all’ombra dove gustarla.
meraviglioso Mondello ….anche il polipo
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