
Far parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco equivale al riconoscimento di essere il frutto di un genio creativo eccezionale, oppure un luogo naturale di rilevanza universale. E, come è abbastanza risaputo, l’Italia è il Paese che raccoglie il maggior numero di siti riconosciuti dall’Unesco, tra luoghi naturali e mete d’arte: sono 53, sparsi in tutte le regioni (con l’unica eccezione del Molise e della Valle d’Aosta), e creano una specie di Best of delle bellezze della penisola.
Le mete sono diversissime fra loro: si passa dalla basilica patriarcale di Aquileia in Friuli Venezia Giulia al paesaggio del Monferrato in Piemonte; dalle Dolomiti al Cenacolo di Leonardo a Milano; dalle residenze dei Rolli a Genova e le residenze sabaude a Torino ai monumenti paleocristiani di Ravenna e alla città operaia di Crespi d’Adda in Lombardia. Sono presenti gli intatti centri storici di Mantova e Sabbioneta, quelli di Roma, Firenze e Napoli, ma anche i trulli di Alberobello, i sassi di Matera e la Palermo arabo-normanna.
Visitarli tutti è possibile e dovrebbe essere obbligatorio inserirli nelle mete delle gite scolastiche, dei viaggi di nozze e delle gite di Pasquetta.