

Prima del 2013, quando è stato inaugurato il Memoriale della Shoah, in pochi a Milano (e nel resto dell’Italia) erano a conoscenza con precisione dei fatti relativi alla deportazione di cittadini italiani di religione ebraica. I fatti erano che al piano inferiore dell’ultimo binario della Stazione Centrale, da cui partivano i treni delle Poste, tra il 1943 e il gennaio 1945 si mossero 15 treni che trasportavano persone ritenute di “razza non pura” in direzione dei campi di concentramento.


In quello stesso luogo, sotto al binario 21, sorge ora il Memoriale della Shoah, dove tutti possono vedere e toccare quelle rotaie maledette, ma anche i terribili vagoni per il bestiame, senza sedili, finestrini o bagni, sui quali viaggiavano i deportati. Come è noto, non sapevano dove fossero diretti o quando ci sarebbero arrivati.
La visita è molto toccante e raggiunge il suo apice davanti all’installazione che raccoglie il nome e cognome di ogni singola persona trascinata qui dalla propria casa verso quel destino tragico, mettendo in luce che alla partenza furono circa 800 e solo 27 hanno poi fatto ritorno a casa vivi.

Grazie al Memoriale della Shoah, conosciuto anche semplicemente con il nome di Binario 21, questo pezzo di storia non potrà essere dimenticato.

Memoriale della Shoah, piazza Edmond J. Safra 1, Milano, www.memorialeshoah.it