Un tempo era soltanto quel vostro amico eccentrico a preparare uno zaino con dentro giusto l’essenziale e poi partire per viaggi a piedi in giro per il mondo. Poi, poco a poco, forse come reazione alla frenesia della vita moderna oppure forse proprio in conseguenza di questa che ci porta a cercare di continuo nuovi modi per intrattenerci, gli amici a piedi si sono moltiplicati. E se prima erano solo i sentieri di montagna e il Camino de Santiago, oggi i percorsi pensati per il viaggiatore in cammino sono sempre più numerosi, tanto che il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo nel 2017 ha istituito un Atlante dei cammini d’Italia.
Sparsi per tutta l’Italia ce ne sono di facili e difficili, su mulattiere, sentieri, e anche con alcuni tratti su strade asfaltate, oppure, al contrario, nessuna strada e solo un’ipotesi di percorso. La risposta italiana al più celebre, il Camino de Santiago in Spagna, è la Via Francigena, che già da parecchi anni è utilizzata come leva per richiamare turisti da molti operatori: l’itinerario completo dei pellegrini di un tempo inizia a Canterbury ma la parte italiana prende avvio dal passo del San Bernardo per terminare a Roma, la capitale della cristianità.. In quanto pellegrinaggio religioso, richiede un codice etico preciso e anche delle tappe obbligate che vengono vidimate nell’apposito libretto della Credenziale che, una volta completata, a San Pietro a Roma, permette di ritirare il Testimonium, l’attestato ufficiale del completamento del percorso.
Anche la via di Francesco, legata ai luoghi del santo umbro, è un viaggio spirituale: dal santuario della Verna, in provincia di Arezzo, oppure da Roma, fino ad Assisi, si ripercorrono le strade calcate dal santo, anche in questo caso accompagnati dalla Credenziale e con l’obiettivo di portare a casa il Testimonium.
Invece, sono legati all’antica tradizione della pastorizia, in molte zone ancora attiva, i percorsi dei tratturi: tra i 5 cosiddetti ‘tratturi regi’, il più celebre è il Tratturo Magno, che partendo da L’Aquila, in Abruzzo, attraversa il Molise e termina in Puglia, a Foggia. Molti camminatori lo affrontano pur sapendo che in molte sue parti il tracciato non è riconoscibile e la camminata si può trasformare in una vera e propria avventura, grazie all’incontro con le greggi o con animali selvatici.
Più brevi ma altrettanto amati sono i percorsi delle Vie Cave, al confine tra la Toscana e il Lazio. Sono lunghi corridoi scavati nel tufo dagli Etruschi, misteriosi e affascinanti, come il popolo che li ha costruiti, tra Sovana e Pitigliano, in provincia di Grosseto.

Si incrociano storia, religione, tradizione e natura in questi e tanti altri percorsi lungo tutta l’Italia. E, per una volta, la tendenza del momento fa bene alla salute, dei camminatori e dell’ambiente.