C’era una volta un architetto che si chiamava Andrea Palladio, bellissimo nome d’arte di Andrea Di Pietro Della Gondola. Nato nel 1508 a Padova, fu una delle menti creative più famose della sua epoca: quello che lo rese celebre furono, in particolare, le tante ville che progettò in giro per la Repubblica Veneta, creando uno stile personale e originale ispirato all’’antichità.
Di umili origini, fu grazie al fatto di essere stato un muratore in gioventù che prese confidenza con la costruzione di edifici. Le ‘sue’ ville, costruite per le famiglie più ricche dell’epoca, oggi sono ancora di proprietà privata ma alcune vengono anche messe a disposizione dei visitatori. Un esempio è quella di Maser, dove Palladio mori’ a 72 anni durante la conclusione dei lavori, che pur essendo abitata è parzialmente aperta al pubblico. La visita qui avviene in maniera un po’ bizzarra perché, allo scopo di non rovinare i pavimenti originali, si è costretti a indossare delle buffe pantofolone: si accede al corpo centrale della grande costruzione, dove le pareti sono interamente affrescate dal Veronese.
Meno appariscente ma sempre di grande impatto è la grande Villa Emo a Fanzolo (Tv).
Ma la più celebre è Villa Almerico Capra, detta “la Rotonda”, nella quale l’ispirazione alla classicità risulta evidente anche all’occhio meno esperto, tra forme architettoniche e statue.
Ville a parte, a Vicenza, dove visse per quasi tutta la sua vita, la piazza principale è dominata dalla gigantesca Basilica Palladiana, che non è affatto una chiesa ma un grande palazzo, prima conosciuto come palazzo della Ragione, e poi ristrutturato da Palladio: fu questa opera a renderlo famoso e grazie al successo di questa venne subissato di offerte di lavoro.
Incluso quello che è considerato il suo capolavoro, il teatro Olimpico di Vicenza, celebre per le decorazioni del proscenio. Qui oggi la visita è accompagnata da una bella presentazione video di Alessandro Baricco che racconta a suo modo le vicende costruttive di questo spazio davvero affascinante. La fama internazionale delle forme palladiane è stata particolarmente imponente nel mondo anglosassone, come dimostra la Casa Bianca di Washington, chiaramente progettata da un architetto neopalladiano. Anche l’Unesco ha riconosciuto l’unicità della sua opera e ha inserito gli edifici di Palladio nel suo Patrimonio dell’Umanità.